Antonella Napoli

I morti sono incalcolabili, molti corpi gettati nel Nilo appesantiti da mattoni per farli sparire.
Io c’ero e ho raccontato tutto.
Sempre.

Oltre 11 milioni di sfollati. Ma ancora prima ci sono state le vittime della guerra tra nord e sud Sudan finita nel 2005, 2 milioni di morti; il genocidio del Darfur iniziato nel 2003, 400 mila morti; la rivoluzione che ha deposto il dittatore #Bashir nel 2019 e il golpe del 25 ottobre del 2021

Ho visitato più volte Zam Zam camp, a el Fasher, nord Darfur, dove ho raccolto testimonianze e documentato gli orribili crimini delle milizie arabe che perpetrarono massacri da anni non solo da qualche setttimana. L’ultima guerra in Sudan è scoppiata nell’aprile del 2023, almeno 150mila morti.

Gaza, non c’è pace senza giustizia - Articolo21 L’importanza della giornata di ieri è sotto gli occhi di tutti, è un passo simbolico verso la pace e la riparazione delle ferite di Gaza. Il mondo ha assistito a un momento di profonda rilevanza stori...

La firma di ieri segna un passo simbolico verso la pace in M.O.
Ma senza giustizia per le vittime di Gaza, resta solo una tregua fragile. La pace sarà vera solo se sapremo trasformare il dolore in ricostruzione e memoria condivisa.

@antonellanapoli.bsky.social

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Nei miei 30 anni e oltre di carriera ho ricevuto riconoscimenti di ogni genere. Dalla Medaglia della presidenza della Repubblica all’International freelance press, al premio Giustolisi, il più importante del panorama del giornalismo italiano.
Ma quando mi premia Salerno, ha sempre un valore in più.

Gaza, Global Sumud flottilla ancora sotto attacco di droni Focus internazionale - Gaza, Global Sumud flottilla ancora sotto attacco di droni - L’appello degli attivisti: proteggere la nostra missione pacifica. Trasportiamo solo aiuti umanitari.

Ancora droni e ancora esplosioni.
Un attacco ingiustificabile a
#GlobalSumudFlotilla, una missione pacifica che porta aiuti umanitari a un popolo massacrato.
Un'azione che viola il diritto internazionale.
Gli attivisti hanno bisogno del supporto di tutti.
Segui aggiornamenti su #FocusInternazionale⬇️

I ragazzi per Gaza, l’anima bella dello sciopero generale - Articolo21 Lo sciopero generale per Gaza, che ha coinvolto migliaia di cittadini in tutto il territorio italiano, ha visto la partecipazione di tanti giovani e giovanissimi. Un atto politico, oltre che solidale,...

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Naturalmente per alcuni la notizia non sarà la grandiosa protesta pacifica di gaza,neppure il genocidio in atto, ma qualche incidente a margine,serviranno a coprire ignavia del governo di @antonellanapoli.bsky.social @articolo21.bsky.social @maurobiani.bsky.social

Il futuro dell’Onu passa dalla ricerca della verità per la morte di Mario Paciolla e di Luca Attanasio - Articolo21 Oggi entra nel vivo l’ottantesima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed è bene sottolineare che il futuro dell’ONU passa necessariamente dalla ricerca della verità per la morte di Ma...

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Quelle reticenze onu e governo sulle morti di Mario paciolla e Luca Attanasio,silenzio “tombale” su andy Rocchelli di @antonellanapoli.bsky.social @articolo21.bsky.social @maurobiani.bsky.social @smaurizi.bsky.social @grazielladimambro.bsky.social

I ragazzi per Gaza, l’anima bella dello sciopero generale - Articolo21 Lo sciopero generale per Gaza, che ha coinvolto migliaia di cittadini in tutto il territorio italiano, ha visto la partecipazione di tanti giovani e giovanissimi. Un atto politico, oltre che solidale,...

🇵🇸 Lo sciopero generale per Gaza ha visto piazze piene di giovani e giovanissimi: un atto politico e civile di grande responsabilità. La loro voce, netta contro ingiustizia e silenzio complice, è un segnale di speranza e di futuro.

di @antonellanapoli.bsky.social

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Aderire allo sciopero generale indetto dai sindacato di base per #Gaza, un dovere. Essere in corteo con mia figlia un orgoglio grande. Vedere tanti ragazzi manifestare per la #pace, per il popolo palestinese, riempie il cuore di speranza. #Palestinalibera
#stopgenocidio
#22settembre

Ci sono momenti in cui le parole non bastano e il silenzio diventa un peso insopportabile. Quella frase, “definisci bambino”, orbita da giorni nella testa e nessuna risposta vale più del video,del bimbo con la sorellina sulle spalle in fuga da #Gaza di cui ho scritto per @articolo21.bsky.sociale

Gaza, se un video aiuta il mondo a “restare umano” - Articolo21 Da giorni, guardo e riguarda il video del bimbo in fuga da Gaza con la sorellina sulle spalle, consapevole della delicatezza e dell’etica che il mio mestiere richiede. Come giornalista, la deontologia...

“Definisci bambino”.
A Gaza la risposta sono corpi minuscoli sotto le macerie, vite spezzate.
Il giornalismo deve rispettare la dignità, ma l’umanità deve salvarla.

di @antonellanapoli.bsky.social

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Sempre comunque dovunque dalla parte di chi scende in piazza contro il genocidio, chi lo sostiene,chi si astiene @articolo21.bsky.social @maurobiani.bsky.social @riccardocucchi.bsky.social @angycap.bsky.social @vit-1.bsky.social @scenari.bsky.social @nicopiro.bsky.social @antonellanapoli.bsky.social

Centinaia di giornalisti in piazza a Roma per i colleghi uccisi a Gaza - Articolo21 Almeno 300 colleghi sono accorsi  al flash mob promosso dall’Ordine dei giornalisti del Lazio e da Articolo 21 a piazza Santi Apostoli contro il massacro di giornalisti a Gaza. Con un palco montato al...

Almeno 300 colleghi sono accorsi al flash mob promosso dall’Ordine dei giornalisti del Lazio e da Articolo 21 a piazza Santi Apostoli contro il massacro di giornalisti a Gaza.

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Sono 179 gli operatori dei media uccisi ad oggi.
Chi resta, continua a fare il proprio mestiere a rischio della vita, documentando la sofferenza dei civili, la carestia e i crimini di guerra di #Israele.
Domani a Roma leggeremo i loro nomi. Flashmob in piazza Santi Apostoli, ore 12.
Vi aspettiamo!

#AymanHanijeh aveva solo 28 anni. È lui l’ultimo reporter ucciso a #Gaza. Da 23 mesi i giornalisti sono un bersaglio: questo ci dice la campagna mortale contro i colleghi palestinesi, gli unici presenti nella Striscia a documentare quanto accade dal #7ottobre del 2023. Su @articolo21.bsky.socia ⬇️

Dieci anni dopo Aylan, doveroso ricordare e denunciare ipocrisia occidentale - Articolo21 Se Aylan, il cui corpicino fu rinvenuto su una spiaggia turca, sdraiato a faccia in giù,  fosse ancora vivo avrebbe tredici anni. Se il suo paese non fosse stato distrutto da una guerra civile causata...

Dieci anni fa il corpo di Aylan sulla spiaggia ci scosse per un istante. Poi tutto tornò come prima. La sua memoria ci chiede di non fermarci all’indignazione passeggera, ma di cambiare davvero.

di @antonellanapoli.bsky.social

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Le dichiarazioni, gli impegni scaturiti dalla vergogna per quel simbolo divenuto in poche ore l'emblema universale di una tragedia che aveva ormai travalicato il più terribile degli immaginari, sono rimaste parole vuote.
#AylanKurdi
#2settembre

Dieci anni dopo Aylan, ricordare doveroso quanto ribadire l’ipocrisia occidentale Editoriali - Dieci anni dopo Aylan, ricordare doveroso quanto ribadire l’ipocrisia occidentale - Un decennio dopo resta la nauseante ipocrisia di un mondo che non dà mai seguito ai suoi stucchevoli e ...

Dieci anni dopo la morte di #AylanKurdi, quella foto che ci aveva dato l'opportunità di “restare umani” è divenuta il simbolo della nostra ipocrisia e del fallimento dell’Europa.
L'immagine di quel bambino senza vita, a faccia in giù, divenuta virale e pubblicata ovunque, oggi è un ricordo sbiadito.

Dedico il premio “Mulieres salernitanae” ai colleghi uccisi a Gaza.
Grazie a chi ha creduto in me!

Non si fa il mio mestiere per i premi. Non è quella l’urgenza che ti spinge a raggiungere periferie del mondo dimenticate, dove nessuno è disposto ad andare. Ma quando arrivano riconoscenti come questo, senti che gli anni di duro lavoro e sofferenze, sono stati riconosciuti, condivisi, compresi.

Dal Mozambico al Sudan, le guerre dimenticate che uccidono nell’indifferenza - Articolo21 Mozambico, Sudan, Repubblica Democratica del Congo: sono solo alcune delle 30 e più guerre  in atto nel mondo che non fanno notizia. Per i media italiani è come non esistessero. Uomini, donne, bambini che muoiono nell’indifferenza mentre milioni di persone sono costrette a fuggire senza sapere se troveranno rifugio e assistenza. In Mozambico, tra i […]

www.articolo21.org/2025/08/dal-...
Proseguono i massacri in Africa da Mozambico a Sud Sudan,per loro solo indifferenza da parte del neocolonialismo sovranista di @antonellanapoli.bsky.social @articolo21.bsky.social @vivereliberi.bsky.social @stefanocorradino.bsky.social @smaurizi.bsky.social

www.facebook.com/articolo.ven...
In piazza anche per leggere i nomi dei cronisti assassinati a Gaza,per chiedere sanzioni,apertura valichi,commissione indipendente,gli assassinati,compresi bimbi,medici,cronisti,tutti militanti di Hamas? @articolo21.bsky.social @riccardocucchi.bsky.social

Oggi Daphne Caruana Galizia avrebbe compiuto 61 anni.
In questi tempi cupi per il giornalismo, la ricordiamo con gratitudine.
Non solo memoria, ma impegno.

Gaza, diventiamo la voce dei giornalisti uccisi: scendiamo in piazza per urlare “basta” - Articolo21 Ogni reporter a Gaza è una voce in pericolo. Noi giornalisti occidentali non possiamo più limitarci a scrivere i nostri articoli. Bisogna sostenere i colleghi che rischiano tutto per informarci con in...

Ognuno dei 245 giornalisti uccisi CONTA.
Meritano il nostro impegno perché volevano evitare che altre vite, altre storie, finissero senza che nessuno le avesse conosciute.
Agiamo. Scioperiamo, piazziamoci davanti alle ambasciate israeliane, facciamo qualcosa di concreto.
#StandWithGazaJournalists

Ogni reporter a #Gaza è una voce in pericolo. Noi giornalisti occidentali non possiamo limitarci a scrivere i nostri articoli. Bisogna sostenere i colleghi che rischiano tutto per informarci con integrità. Come #MariamDagga e le ultime vittime che non contano più delle altre, ma sono uno spartiacque

Ma ciò che accade a #Gaza non è giustificabile. Sono stati perpetrati crimini inauditi: 62mila morti non possono essere considerati “atto di difesa dovuto”.
La Corte penale internazionale lo sa e ha mosso accuse chiare. Ma, se pure arrivasse una condanna, i responsabili non pagheranno mai abbastanza

Con l’occupazione di #Gaza city, ufficialmente iniziata questa notte, #Israele attua la #soluzionefinale. Le persecuzioni del popolo ebraico nei secoli e nel ‘900 con la Shoah sono una pagina indegna della storia dell’umanità. Il #7ottobre è stato un atto di terrorismo inaccettabile. Che sia chiaro.