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07.10.2025 21:28 — 👍 1 🔁 0 💬 0 📌 0@kartizer.bsky.social
La verità è figlia del tempo.
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07.10.2025 21:28 — 👍 1 🔁 0 💬 0 📌 0😆
07.10.2025 21:26 — 👍 2 🔁 0 💬 0 📌 0Ma resta aperta la domanda etica: può un’azienda “ripulirsi” davvero, o si tratta di una sofisticata operazione di greenwashing?
07.10.2025 17:51 — 👍 3 🔁 0 💬 0 📌 0Compensazioni mirate.
In Italia, Altroconsumo ha ottenuto un risarcimento di 50 milioni di euro per 60.000 consumatori.
🔍 Nota evocativa.
Il Dieselgate ha trasformato VW da simbolo di frode industriale a caso studio di resilienza strategica.
📈 Risultati tangibili.
Recupero di fiducia.
Dal 2020 in poi, le vendite globali sono tornate a crescere, soprattutto nei segmenti SUV e EV.
Leadership elettrica.
VW è oggi tra i primi produttori europei di auto elettriche, con obiettivi net-zero entro il 2040.
Nuove partnership: Ha stretto alleanze con aziende tecnologiche e startup per sviluppare software, batterie e soluzioni di mobilità.
Aumento dei prezzi: Ha applicato lievi aumenti ai listini per compensare i costi legali e reputazionali.
Gestione dei veicoli ritirati: I veicoli diesel non conformi sono stati aggiornati, rivenduti, esportati o rottamati con recupero di componenti.
Tagli e ristrutturazioni: Ha razionalizzato la produzione, chiuso stabilimenti non strategici e ridotto il personale in alcune aree.
Piattaforme modulari: Ha creato la piattaforma MEB per standardizzare la produzione e ridurre i costi di ricerca e sviluppo.
Riposizionamento etico: Ha istituito un Sustainability Council e avviato campagne di responsabilità ambientale per ricostruire la reputazione.
💼 Strategie di rientro economico post-Dieselgate.
Transizione all’elettrico: Volkswagen ha investito miliardi nello sviluppo di veicoli elettrici come ID.3, ID.4 e Audi e-tron, puntando a diventare leader nel settore.
Chi ha pagato tutto questo.
Il Dieselgate è costato al gruppo Volkswagen oltre 30 miliardi di euro tra multe, risarcimenti e costi legali.
Ma nonostante il colpo durissimo, il gruppo ha messo in atto una strategia articolata per rientrare dei costi e rilanciare il proprio modello di business.
Paradosso ecologico.
Alcuni commentatori ironizzano sul fatto che, nel tentativo di “salvare l’ambiente”, si siano sprecate risorse e materiali in modo massiccio.
Ecco una delle immagini più emblematiche di quel periodo.
Siti smantellati.
Le immagini satellitari mostrano che tra il 2020 e il 2025 molti di questi parcheggi sono stati svuotati.
🏜️ Impatto simbolico e ambientale.
Simbolo di una frode industriale.
Quelle distese di auto nel deserto sono diventate l’icona visiva di una crisi etica e ambientale.
📉 Che fine hanno fatto le auto.
Riparate e rivendute.
Una parte è stata aggiornata con software conforme e rimessa in commercio.
Rottamate o esportate.
Circa 28.000 veicoli sono stati demoliti, altri venduti all’estero.
Lo stoccaggio nel Mojave.
Molti di questi veicoli furono temporaneamente parcheggiati in siti remoti, come il Southern California Logistics Airport a Victorville.
Lì, sotto il sole del deserto, si formò una sorta di “cimitero automobilistico”.
Su strada, però, le emissioni erano fino a 40 volte superiori ai limiti legali.
La risposta delle autorità USA.
L’EPA (Environmental Protection Agency) impose al gruppo tedesco il riacquisto di oltre 300.000 veicoli non conformi.
🚗 Cos'è successo davvero.
Il trucco software.
Audi e Volkswagen installarono un software nei motori diesel TDI che riconosceva quando l’auto era sottoposta a test di laboratorio, riducendo temporaneamente le emissioni di NOₓ.
La scena surreale di migliaia di Audi e Volkswagen parcheggiate nel deserto del Mojave è reale.
Non si tratta di un abbandono recente, bensì di una conseguenza diretta dello scandalo Dieselgate, esploso nel 2015.
riduce la temperatura corporea critica e aumenta il rischio di edema cerebrale e polmonare, entrambi potenzialmente fatali.
Questo non è un semplice inconveniente: è il sintomo di un sistema che spinge gli esseri umani in un ambiente dove il corpo è destinato a cedere.
Oltre gli 8.000 metri si entra nella cosiddetta “Zona della Morte”, dove il corpo umano non riesce più ad acclimatarsi e inizia a deteriorarsi irreversibilmente.
Ogni minuto trascorso in questa coda consuma una riserva limitata di ossigeno,
un numero enorme di scalatori, molti dei quali coinvolti in spedizioni commerciali, tutti incanalati lungo un’unica via ferrata, tutti concentrati nel tentativo di raggiungere la vetta nei pochi giorni di bel tempo disponibili.
Ciò che rende tutto questo terrificante è il luogo in cui accade.
La coda per la vetta del Monte Everest.
Non si tratta semplicemente di una coda: è un catastrofico intasamento del sistema a circa 8.850 metri di quota.
È un collo di bottiglia logistico generato da una tempesta perfetta: ⬇️
Tridico?
Ottimo curriculum, ma in Calabria il CV non batte il caffè al bar.
Conclusione?
La Calabria non è Marte.
È Italia.
Solo più esplicita.
🔮 Il voto non è più un giudizio, ma un atto di fede.
E Occhiuto, con 8 liste a sostegno, ha fatto il miracolo: moltiplicare i consensi nonostante le inchieste.
Nel frattempo, il centrosinistra si è presentato compatto… come un mazzo di carte dopo una partita a scopa.
* I calabresi vivono su Marte, dove gli avvisi di garanzia si usano come carta da regalo.
* Oppure hanno sviluppato un superpotere: l’immunità selettiva alla realtà.
Ma forse c’è una terza via:
🗓️ 11 giugno 2025: Roberto Occhiuto indagato per corruzione.
🗳️ 7 ottobre 2025: Roberto Occhiuto rieletto Governatore della Calabria.
📢 Commento popolare: “Meglio un indagato che un incapace!”
A questo punto, le ipotesi sono due:
Barriera fisica tra centro storico e periferia
🌿 Dopo la riqualificazione (dal 2020)
Ripristino del canale navigabile storico (Stadsbuitengracht)
Aree verdi, alberi e biodiversità lungo il percorso
Spazi pubblici per passeggiate, sport e relax
Connessione fluida tra centro e quartieri limitrofi
Comparazione tra la situazione “prima” e “dopo” della riqualificazione urbana di Utrecht:
🏙️ Prima della riqualificazione (anni '60–2000).
Presenza di una tangenziale urbana che attraversava la città
Asfalto e parcheggi al posto del canale storico
Inquinamento atmosferico e acustico elevato
🧭 Perché è importante.
Utrecht ha dimostrato che si può invertire un errore urbanistico, restituendo acqua, natura e bellezza alla città. È un modello per molte città europee, anche italiane, che vogliono recuperare spazi pubblici e ridurre l’impatto delle auto.
Il tratto più noto è il Catharijnesingel, riaperto completamente nel 2020, con vegetazione, piste ciclabili, spazi pubblici e biodiversità.
Il progetto ha vinto l’European Prize for Urban Public Space, premiando la visione ecologica e sociale della città.
interrato per costruire una strada ad alto scorrimento.
Dal 2000 in poi, Utrecht ha avviato un progetto di riqualificazione urbana per rimuovere l’asfalto e ripristinare il canale originale, lungo circa 6 km.