Luca Cornetta

The Nobel Prize is closer than ever!

Tempo qualche anno e un cinesi si comprano tutte le attività europee di Stellantis.
L'automotive europeo, se sopravviverà, sarà solo tedesco.

Chiaramente, ciò sarebbe possibile solo nell'ambito di una UE federale.

2- lungo, almeno un paio di decenni durante i quali sperimenteremo difficoltà di approvvigionamento
3- follemente costoso, sia nella fese di investimento che a seguire, dato che poi bisognerà tenere in piedi produzioni strutturalmente non competitive, ma strategiche.

Far saltare la globalizzazione significa essere costretti a ricostituire tutta l'industria dei componenti di base.
Dopo decenni di delocalizzazioni il processo sarebbe:
1- non scontato, dato alcune competenze rischiano di essere perse per sempre

Scenario molto remoto.

Il futuro italiano delle pensioni tedesche Quando la crescita evapora, la demografia morde di più. Se ne stanno accorgendo anche i tedeschi, e la Bundesbank propone correttivi in aumento dell’età pensionabile che per noi italiani sono molto…

Anche se ha introdotto un incentivo a restare al lavoro, il governo Merz non ha ancora eliminato gli incentivi all'uscita anticipata. Ne ho parlato a giugno in questo articolo:
phastidio.net/2025/06/23/i...

The fact that I can’t immediately tell if a video is AI now actually makes me sick to my stomach. I cannot believe there are people who think this is a good thing

Ed in ogni caso, cosa emergerà da quell'umanità che, da entrambe le parti, è passata attraverso sofferenze fisiche e psicologiche per noi inimmaginabili?

Aspetterei qualche decennio prima di entusiasmarmi.

Ottimo che la armi tacciano, gli aiuti possano raggiungere i gazawi e che gli ostaggi vengano liberati.
Ma la pace si giocherà su cosa si riuscirà a costruire per il futuro.

Ma ora, l'estrema destra israeliana perderà influenza sul governo?
Hamas abbandonerà la lotta armata?

Inizio a ricredermi sull'opportunità di una riforma presidenziale in Italia.
Se gli anticorpi della società civile agli autoritarismi sono così bassi anche in USA, allora teniamoci ben stretta la repubblica parlamentare e torniamo al proporzionale puro senza sbarramento.

Punteranno a ripetere quanto fatto all'inizio dei due conflitti mondiali.

Negarlo e tirare dritto è sbagliato tanto quanto il negazionismo climatico di Trump, perché è anche questo che fa vincere Trump.

Vivo in provincia di Bergamo appena fuori del capoluogo, dove penso che i servizi pubblici siano sopra la media nazionale.
Vivere senza macchina comporterebbe grossi compromessi e chiaramente allontanandosi dal centro il livello di servizio degrada molto rapidamente.

L'auto non serve solo a chi vive a Milano e può contare su un tessuto urbano denso servito da un trasporto pubblico ragionevolmente capillare e frequente.
Nella provincia italiana, l'auto è quasi indispensabile.

La transizione non la stiamo facendo bene.
Basta guardare l'automotive, abbiamo messo in piedi un meccanismo che ha causato i rialzi di prezzo maggiori sulle fasce basse del mercato.
Comprare un'utilitaria, anche termica, sta iniziando ad essere un problema per una famiglia media.

Vero, ma le soluzioni messe in campo pesano in modo sproporzionato sulle classi meno abbienti e medie dei paesi sviluppati, che già sono state colpire duramente dalla globalizzazione.
Il risultato è che poi si preferisce negare i problemi e personaggi come l'arancione vincono le elezioni.

La maggioranza non è costituita da nessuna di queste due categorie, i più vogliono semplicemente essere lasciati in pace dal mondo.
Hanno i loro problemi non ne vogliono altri, soprattutto se per poi possono contribuire individualmente meno che marginalmente alla soluzione.

Se ne accorgeranno di colpo quando saranno allontanati dal potere, ma allora sarà troppo tardi.

Bisognerebbe stringere i denti e pensare a fare senza gli USA.

Pensavo parlassimo del merito dell'articolo.

In etichetta si definisce "prosciutto all'italiana", non ci vedo proprio nulla di scorretto.

Sommando il tutto direi che di turismo ne abbiamo già più che a sufficienza, occupiamoci di fare funzionare il resto dove fatichiamo da troppo tempo.

3- spingere troppo sul turismo, alza i costi in maniera indipendente dalla competitività degli altri settori economici e rischia quindi, che lo si voglia o no, di andare a soffocare tutte la altre attività produttive.

2- il turismo, stagionale o no, causa inflazione e rischia di abbassa il tenore di vita della collettività, fino al rischio di arrivare a rendere insostenibile il costo della vita per in locali.
L'overtourism è un problema serio e noi Italia lo sappiamo bene.

1- Le attività indotte dalle norme sono in costo non sono valore, qualsiasi sia il settore che analizzi.
Il valore generato da Stellantis è nell'automobile prodotta, gli esperti di sicurezza ed altro sono un costo necessario da minimizzare, come il consumo di acciaio.

Non è che bisogna essere italiani per prendere una coscia di suino e farla stagionare.
A noi italiani resta l'onere di fare il prosciutto crudo più buono, facendo valere tradizione e know-how.

Oltretutto anche noi facciamo i nostri wurstel, non mi risulta che i tedeschi se ne abbiano a male.

Il sistema economico ricco è fatto di agricoltura tecnologica, industria sofisticata, terziario avanzato e startup innovative.
Se poi su tutto questo ci metti un po' turismo dai lavoro anche a studenti e/o individui che non trovano di meglio.
Ma il turismo da solo è la strada per la miseria.

Continui a non cogliere il punto della questione.

Il turismo crea lavoro, ma è lavoro che strutturalmente crea poco valore aggiunto come dimostra il tuo l'elenco.

Per non parlare di tutte le figure che citi che sono date della regolamentazione.
Sono in parte necessarie, ma non creano valore.

Oltretutto il turismo può causare pesanti fenomeni inflattivi sul costo della vita ad ulteriore danno della popolazione a minor reddito.
Il turismo può essere la ciliegina sulla torta, ma la torta la devi fare con altro.