Ferdinando Cotugno

Un mondo nuovo che ha bisogno di mappe nuove: Fondazione Cima ha sviluppato e presentato alla COP16 sulla desertificazione in Arabia Saudita il World Drought Atlas, l'Atlante mondiale della siccità. Questa è la mappa dei conflitti sull'acqua degli ultimi tre anni.

E ci stiamo desertificando anche a casa nostra. Due siccità gravi in tre anni, una al nord e una al sud, in contesti completamente diversi, ma accomunati dall'essere parte della trasformazione del mondo. Nei prossimi 25 anni un essere umano su tre affronterà la siccità.

Una catastrofe ecologica che diventa economica e sociale. L'Africa ha perso il 12 per cento del suo PIL tra il 1990 e il 2015 a causa di questa trasformazione permanente del mondo. Ne perderà il 16 per cento nei prossimi decenni: li stiamo desertificando a casa loro.

Negli ultimi tre decenni un'area più grande dell'India è passata da umida ad arida. Tre quarti delle terre emerse oggi sono più aride di quanto fossero trent'anni fa. E in totale il 40 per cento del mondo oggi è arido (escluso per altro l'Antartide).

«Le siccità a un certo punto finiscono, l'aridità è una trasformazione permanente. Quando un'area diventa arida, la capacità di tornare allo stadio precedente è persa». In Arabia Saudita è in corso una COP che viene considerata minore solo per autolesionismo biologico: quella sulla desertificazione.

Il capo della Banca Mondiale aveva chiesto una cifra più alta, la bolla del clima sta celebrando un pareggio come una vittoria perché questi sono tempi in cui i pareggi sono vittorie e anche 23,7 miliardi da 59 paesi donatori (tra cui quota principale paesi G7) è qualcosa da celebrare.

Il fondo si chiama IDA (International Development Association), è la più importante fonte di capitale internazionale contro la crisi climatica. È diretto a 78 paesi, la maggior parte in Africa sub-sahariana, la metà dei fondi va in adattamento, difficile da finanziarie con ogni altra fonte.

È stata superata una soglia psicologica (quella dei 100 miliardi), ma questa cifra rischia di essere resa molto più piccola in termini reali dall'inflazione e ridotta ancora di più da Trump: la quota USA (4 miliardi) deve essere approvata dal Congresso.

La Banca Mondiale ha aumentato i finanziamenti per lo sviluppo. Di quanto? Di pochissimo, da 23,5 a 23,7 miliardi sono cresciute le donazioni dei paesi, che contribuiranno ad arrivare a un totale di 100 miliardi di dollari con altra finanza mobilitata (prima erano 93 miliardi).

Numero chiave della COP29: 1773, il numero di rappresentanti dell'industria oil&gas presenti a Baku, sono la quarta delegazione in numeri assoluti, più dei delegati dei dieci paesi più vulnerabili sommati tra loro.

Su Domani, Vittorio Malagutti spiega che le assicurazioni italiane chiedono un tetto massimo ai risarcimenti dei danni climatici. Chi ci mette e rischia i soldi, il problema lo vede eccome, mentre è facile essere negazionisti coi soldi degli altri. www.editorialedomani.it/economia/ass...

Lo chiamano El Loco, non è un modo di dire. Milei aveva una relazione morbosa col suo cane, lo ha fatto clonare e ci parla attraverso un medium. Se non affrontiamo il caso anche dal punto di vista della salute mentale, sua e collettiva, raccontiamo solo parte della verità.

Per la prima volta, per un giorno, la Terra è stata globalmente più calda di 2C dell'era pre-industriale. È la soglia di sicurezza da cui dipende il futuro di tutti. Per superarla servono anni, ma gli anni cominciano con i giorni, e questo è il primo in territorio inesplorato.

Come sbagliarsi: il sociopatico neo-presidente argentino Milei è anche negazionista del cambiamento climatico. "Es otra mentira del socialismo", ha detto più volte. L'ennesima bugia del socialismo, posizione per altro più che condivisa dalla stampa di destra italiana.

- Le ondate di calore aumentano l'esposizione all'inquinamento atmosferico e il rischio di malattie cardiovascolari, neurologiche e tumori.
- Le malattie infettive come malaria, dengue, West Nile si espandono verso nord seguendo la traccia di un mare sempre più caldo.

- Le ore di lavoro perse a causa del riscaldamento globale crescono del 50%
- La mortalità da ondate di calore per gli over 65 è cresciuta dell'85% rispetto agli anni '90.
- Globalmente, la media di giorni pericolosi per la salute a cui si è esposti è oggi di 86 per anno.

È uscito il rapporto Lancet sulla crisi climatica come crisi sanitaria.
- Con un aumento di temperature di +2°C le morti da ondate di calore crescono del 370% entro metà secolo.
- L'aumento di temperature medie fa scivolare mezzo miliardo di persone in più nella fame.

L'età mediana in Italia è 44 anni.
In Giappone è 48 anni.
In Cina e negli USA è 38 anni.
In India è 28 anni.
In Africa è 19 anni.
Nel 2050 un quarto degli esseri umani e un terzo dei giovani 15-24 sarà africano.
Qualunque prospettiva globale non può che partire da qui.

Sintesi ultimo bollettino Copernicus:
- è stato l'ottobre più caldo nella storia della civiltà umana.
- sarà stato sicuramente l'anno più caldo nella storia della civiltà umana.
- Abbiamo sempre meno bisogno dei bollettini per osservare a occhio nudo cosa questo significhi.

Secondo gli attuali piani energetici:
- la produzione di carbone aumenterà ogni anno fino al 2030. - la produzione di gas aumenterà ogni anno fino al 2050.
- la produzione di petrolio aumenterà ogni anno fino al 2050. Questo per quando si parla di net zero, ecco.

Riassunto Production Gap Report ONU:
- Nel 2030 i governi produrranno il 110% in più di quanto sostenibile per un aumento di temperature di 1.5°C e il 69% in più di quanto sostenibile per un aumento di temperature di 2°C.
(Oggi siamo a 1.1°C).
Scavarsi la fossa.

Malattie, danni ambientali e climatici: la produzione globale di cibo è piena di costi nascosti. Li abbiamo resi invisibili, non sono invisibili nelle conseguenze. Secondo il nuovo report FAO superano i 10mila miliardi di dollari all'anno. Quasi la somma di ogni guerra. www.fao.org/documents/ca...

È come se ci fosse una divaricazione tra le organizzazioni come la IEA, e il loro ottimismo politico sulla transizione e i suoi obiettivi, e la scienza del clima, sempre più cupa. «The 1.5 degree limit is deader than a doornail», ha detto James Hansen. www.nytimes.com/2023/11/02/c...

Bomba d'acqua e Milano allagata, Eni abbastanza florida da distribuire una tantum da 3mila euro a ogni dipendente, Libero e la pagina di Halloween con Greta Thunberg, tra sei anni appena potremmo bruciare il carbon budget rimasto per stare su un pianeta abitabile.
Tout va bien.

Il paese più ricco e potente del Golfo, l'Arabia Saudita, sta mostrando tutta la sua debolezza diplomatica con la guerra a Gaza. Il problema è che l'evento nel quale potrebbero rifarsi è COP28, che comincia tra mese, e non è una buona notizia per il clima. foreignpolicy.com/2023/10/26/s...

La violenza dell'uragano di Acapulco e la siccità in Amazzonia sono i primi effetti di El Niño, fenomeno ciclico naturale che potenzierà la crisi climatica e che raggiungerà il suo picco a fine anno. Gli effetti rischiano di essere devastanti, soprattutto per i raccolti globali.

Century, ennesimo progetto di cattura e stoccaggio CO2 costruito da un'azienda fossile e fallito negli USA. Doveva essere il più grande al mondo, è stato svenduto (senza annunciarlo) a un terzo del prezzo di costruzione perché non funzionava sulla scala promessa. www.bloomberg.com/news/feature...

Prima del voto, per Domani avevo scritto di come la Lega, Fugatti, Salvini e la destra tutta avessero strumentalizzato la questione dell'orso per farne il bersaglio del sovranismo di valle, in opposizione a scienza e norme. www.editorialedomani.it/ambiente/la-...

Come previsto, Fugatti sarà ancora presidente della provincia di Trento, col mandato di smantellare la convivenza con gli orsi. Brutta notizia, ha vinto una brutta narrazione, ma qual era l'alternativa? Perché il centrosinistra da anni non ha nulla da dire a chi vive in montagna?

La Polonia ha portato avanti uno sviluppo delle rinnovabili piuttosto deciso. Il problema rimane il phase out del carbone, una materia politicamente problematica per tutti (Coalizione civica compresa) e al momento fissata per un lontanissimo e vago 2049, come a dire: mai.