Leila Belhadj Mohamed

Leila Belhadj Mohamed (@leilabelmoh) Le nuove testimonianze sulle operazioni delle forze speciali britanniche in Afghanistan riportano l’attenzione sulle zone d’ombra che si aprono quando la segretezza operativa prevale sulla trasparenza...

Le rivelazioni sull’operato delle forze speciali UK in Afghanistan mettono in luce possibili uccisioni illegali e un sistema di coperture interne. L’inchiesta apre un nodo cruciale: come garantire accountability in contesti dominati dalla segretezza?

El Fasher è caduta. E con lei un altro pezzo del Sudan - LifeGate Anche El Fasher, l’ultima grande città del Darfur ancora nelle mani dell’esercito sudanese, è stata conquistata dalle Rsf

"La caduta di #ElFasher non è solo la fine di una città, è il simbolo del collasso di un intero Paese, dimenticato mentre il mondo guarda altrove." @life-gate.bsky.social
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Sicurezza per chi? Il linguaggio della frontiera europea Nel lessico politico dell’Unione, la parola “sicurezza” è diventata un passe-partout: serve a legittimare accordi di esternalizzazione e controllo, ma raramente a proteggere le persone in movimento.

Anche questa settimana nell'articolo aperto di Matassa di parla di linguaggio, in questo caso quello con cui la politica - anche europea - parla di frontiere.
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Le parole della tregua Quando il linguaggio tradisce i fatti

"Il risultato è un giornalismo che parla di guerre senza descriverle, che traduce la complessità in formule ripetitive, e che chiama equilibrio ciò che è solo sospensione."
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Rassegna #3 13/10-19/10 Come ogni domenica, ecco la rassegna di questa settimana, in cui troverete notizie da Africa e Asia occidentale, è una notizia sulla sorveglianza

Uscita la rassegna stampa della settimana: Levante, Tunisia, Madagascar e le tecnologie di sorveglianza dell'ICE negli States. Non ho aggiunto i bombardamenti su Gaza delle ultime ore perché merita un articolo a sé

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Come  la guerra – e la tregua – a Gaza cambia la politica del Nord Africa Dalla Tunisia che riapre all’Iran all’Egitto che torna arbitro regionale: la guerra e la tregua a Gaza cambiano le strategie nordafricane, tra neutralità e nuove alleanze.

Fuori il 2° articolo gratuito di Matassa sull’equilibrismi del Nord Africa degli ultimi mesi.
"Il Mediterraneo non è più un perimetro periferico del conflitto a Gaza, ma una piattaforma diplomatica attiva. Il Nord Africa non si schiera apertamente, si adatta."

Rassegna #2 05/10-12/10 In ritardo a causa di una trasferta, ecco la rassegna di questa settimana, in cui troverete notizie da Africa e Asia occidentale, ma soprattutto delle notizie tema sorveglianza

In ritardo a causa di una trasferta, ecco la rassegna di questa settimana, in cui troverete notizie da Africa e Asia occidentale, ma soprattutto delle notizie tema sorveglianza
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Il Governo italiano denunciato alla CPI per complicità nel genocidio a Gaza: nel mirino anche Leonardo S.p.a Nuove denunce e l’inchiesta di Altreconomia riaprono il dibattito sui rapporti militari tra Roma e Tel Aviv

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Matassa | Leila Belhadj Mohamed | Substack Una newsletter per cercare di capire - almeno un po' - il mondo. Click to read Matassa, by Leila Belhadj Mohamed, a Substack publication with hundreds of subscribers.

Ho annunciato la mia newsletter una settimana fa, inviato la prima rassegna solo ieri e oggi mi trovo in trend su substack, al 26° posto Worldwide per World Politics. Non so cosa dire se non GRAZIE, e se volete iscrivetevi! leilabelmoh.substack.com

insieme a partecipanti di altre nazionalità, tra cui Algeria, Marocco, Kuwait, Libia, Giordania, Pakistan, Bahrein, Turchia e Sultanato dell’Oman, verso il Regno Hascemita di Giordania attraverso il valico terrestre di Allenby" (3/3)

rimangono ancora in loco. Si prevede che domani, martedì 7 ottobre 2025, avverrà il rimpatrio di tutti i cittadini tunisini che hanno partecipato alla Flottiglia della Libertà, in totale quindici (15) persone (2/)

Comunicato del team legale di supporto della GSF – 6 ottobre 2025: "Il team legale di supporto alla Flottiglia della Libertà informa che oggi verranno rimpatriati 170 partecipanti di nazionalità europee verso la Grecia, mentre 167 partecipanti della flottiglia (1/)

a seguito delle sollecitazioni legali del centro e delle visite effettuate da rappresentanti di diverse ambasciate straniere, i quali hanno potuto incontrare i propri cittadini e verificare le loro condizioni di salute." (5/5)

L’annuncio arriva dopo la deportazione di 140 volontari, avvenuta tra ieri e oggi, verso Turchia, Spagna e Italia.
Secondo le informazioni pervenute al Centro Adalah, oggi è stato consentito l’ingresso dei medicinali ai detenuti (4/)

Le autorità penitenziarie hanno inoltre comunicato al team di difesa la loro intenzione di espellere circa 170 volontari domani, senza tuttavia fornire finora l’elenco dei nomi, delle nazionalità o le destinazioni previste. (3/)

Le autorità carcerarie israeliane hanno concesso alle legali solo mezz’ora di visita, durante la quale è stato possibile incontrare tutti gli undici volontari tunisini. Tutti risultano in sciopero della fame, e hanno riferito che numerosi altri detenuti stanno partecipando alla protesta. (2/)

Aggiornamento del team legale Adalah "Dopo un’attesa di oltre nove ore, un team di avvocate del Centro Adalah è finalmente riuscito a entrare nella prigione di Ketziot, nel deserto del Negev, per far visita a un gruppo di volontari detenuti a seguito della loro partecipazione alla GSF (1/)

Rassegna 29/09-05/10 Eccezionalmente di domenica, ecco la rassegna stampa settimanale con alcuni degli avvenimenti più importanti dall'Africa e dall'Asia occidentale

Ecco la rassegna stampa settimanale gratuita con alcuni degli avvenimenti più importanti dall'Africa e dall'Asia occidentale

Iscriviti a Matassa, la mia news letter dove vengono raccontate e le storie che non solitamente trovano spazio nei media tradizionali. open.substack.com/pub/leilabel...

Nucleare, i colloqui USA-Iran ripartono da Roma per una via piena di insidie - Valigia Blu Il presidente Trump ha scelto di lavorare per un accordo sul nucleare, che potrebbe non essere troppo diverso da quello da cui era uscito dieci anni fa. Ma Israele spinge ancora per un attacco militar...

🧵 Nucleare, i colloqui USA-Iran ripartono da Roma per una via piena di insidie | @lucianaborsatti.bsky.social www.valigiablu.it/nucleare-col... via @valigiablu.it

Nell'ottantesimo anniversario della liberazione dal fascismo e dall'occupazione nazista la nostra Prima Ministra, invece di partecipare alle celebrazioni di Stato, va in viaggio in Uzbekistan. Che dire

Che vergogna, questo non è giornalismo. (3/3)

Poi ho cercato e ho capito tutto: la vittima, Janan Suliman, e suo fratello sono palestinesi del '48, quelli che vengono comunemente chiamati arabo-israeliani. Nemmeno quella locuzione volete più usare? O volete parlare di palestinei in quanto tali sono in merito a qualcosa che li deumanizza? (2/)

Servizio del TgLa7 sull'incidente avvenuto sul Monte Faito: "le vittime sono il macchinista Carmine Parlato, due cittadini inglesi, e una ragazza ARABA. Unico superstita suo fratello". Ora tra Casablanca e Baghdad ci sono 23 Stati, araba cosa vuol dire? (1/)

Le dichiarazioni del capogruppo della Lega alla Camera Romeo, sulle posizioni in politica estera di Salvini, sono eloquenti. Non so come andrà a finire, non lo sa nessuno, ma siamo sull'orlo del baratro (6/6)

delle Nazioni, gli USA non sono mai stati così tanto un asset di Mosca, la possibilità che Washington esca dalla NATO non è così impensabile. I leader europei si stanno esponendo, l'Italia tace. Come si muoverà Roma? Anche la posizione di Salvini è molto traballante (5/)

perché, come diceva Kissinger - è la seconda volta che lo cito in pochi giorni, nevicherà - "essere nemici degli USA può essere pericoloso, esserne amici è fatale". Siamo in un turning point storico: si svalidano le istituzioni internazionali come fu con la Società (4/)

ripeto, per me, è spesa e debito. Chi lavora nel settore della difesa può confermare: siamo un esercito che ormai arranca. I Paesi UE non hanno speso negli ultimi decenni perché confidavano nella NATO e nel supporto USA. Mai errore fu peggiore (3/)

anche l'istituzione di un esercito europeo. Questo cosa vuol dire? Inevitabilmente un aumento della spesa militare (2% o 3% del PIL? Non so). Il problema è: se lo si fa tagliando il Welfare per mantenere le regole UE di austerità è un errore, l'unico modo possibile (2/)

My 2 cents: quello che è accaduto alla Casa Bianca rende inevitabile un cambio di rotta europeo, sia da un punto di vista di alleanze interne sia da un punto di vista militare. Ora più che mai è inevitabile l'accelerazione verso un piano di difesa comune che preveda (1/)

UN warns of worsening famine in Sudan as fighting escalates | Africanews A humanitarian official has urged the Security Council to take immediate action to protect civilians.

Una delle guerre più brutali al mondo continua ad andare avanti nell'indifferenza della comunità mediatica internazionale, nonostante abbia causato la crisi umanitaria più grave al mondo: 12mln di sfollati, 24,6mln di persone a rischio fame acuta
#Sudan