Al confronto il trasformismo di Depretis diventa un futile giochetto. Politics is a business.

Concordo

Il "Secolo XIX", Giornale della Liguria, riporta oggi una notizia che turba la mia coscienza e mi dà ancora una volta la misura della nostra civiltà: i cormorani disturbano la pesca, vanno eliminati così come i lupi che insidiano i nostri boschi. Sono sconcertato!

Nihil sub sole Novi!

Il nazifascismo assurse al potere grazie alla crisi economica, sociale e politica del primo dopoguerra, esacerbata dall'epidemia di "spagnola". A ben vedere, fatte le debite differenze, tra quel periodo e quello attuale ci sono similitudini che stanno generando le stesse mostruosità.

A ben vedere le motivazioni che nutrono l'imperialismo trumpiano, sono le stesse che produssero e coltivarono l'imperialismo dell'antica Roma: potere, ricchezza, protagonismo, espansione. "Meglio essere primi in Gallia che secondi a Roma" (C.G. Cesare)

Non ci smentiamo mai: nella sua "Storia d'Italia", Montanelli racconta di un alto prelato che, per ingraziarsi il principe di Condé, dopo che questi si era alzato dalla "seggetta" corse a baciargli le natiche esclamando "culo D'Angelo". È ciò che, alla fin fine, con i lacchè, accade anche oggi.

Domanda interessante. Sinceramente qualche dubbio ce l'ho.

È inquietante! E non lo è solo per i paludamenti, ma per ciò che l'immagine adombra e fa intravedere in termini di potere politico ed economico. Il richiamo ai triumviri Crasso e Cesare ed alla loro vicenda storica non è solo una boutade, perché, a modo loro, Trump e Musk ne sono i moderni epigoni

Spocchia, presunzione, arroganza. È la triade che contraddistingue questa classe pseudopolitica, figlia di un trentennio modellato ad immagine e somiglianza del noto condottiero di Arcore.

La vignetta è icastica e ci dà la misura di quel che potrebbe accadere non solo agli Stati Uniti, ma a tutto il mondo occidentale Europa compresa.

“Interpreta a modo suo” mi sembra un garbato eufemismo. Io sarei stato più tranchant. È un dato di fatto, comunque, che ne abbia offerto una versione alterata, palesemente "pro domo sua", offendendo in tal modo l'intelligenza degli italiani o, almeno, della loro maggioranza.

Legge del contrappasso.

Concordo. Volevo solo ribadire che l'invito alla diserzione può essere controproducente, anche se il clima sociale è radicalmente cambiato.

Anche Craxi nel 1991 invitò gli italiani a disertare il referendum andando al mare. L'affluenza raggiunse il 62,5% degli elettori e il si vinse con il 92%. La consultazione si riferiva al passaggio dal sistema elettorale proporzionale a quello maggioritario. Il maggioritario ebbe la meglio.

Tanti galli a cantar non fa mai giorno.

Di questo passo torneremo alla medicina altomedievale, agli sciamani, ai guaritori, alla potenza nefasta degli spiriti ultraterreni. In attesa dei Barbieri cerusici, intanto, gli astrologi li abbiamo già fatti salire in cattedra.

Forse esagero, tuttavia temo che possa essere reintrodotto il reato d'opinione. Lo dimostrano due episodi, distinti ma interconnessi, che riguardano Ruffini e il direttore del Museo Egizio di Torino, rei di aver espresso, appunto, un'opinione politica non ortodossa. Maccartismo all'italiana?

Probabilmente si riferisce alle cosiddette "case chiuse", luoghi nei quali le"signorine" erogavano le loro prestazioni sotto lo sguardo vigile e attento dello Stato e della "maitresse" e nel rispetto di rigorosi controlli sanitari. Ma hanno cessato di esistere nel 1958.

Benché il problema delle liste di attesa sia antico e ben conosciuto, poco o nulla è stato fatto per risolverlo. Anziché investire in strutture e risorse si è preferito conferire prestazioni al privato che, a sua volta, non riesce a smaltirle o per eccesso di domanda o perché poco remunerative.

Il problema non sono i piani triennali, ma la loro applicazione. Scrivere belle frasi non è difficile, lo è la loro traduzione in azioni concrete. L'esempio migliore è dato dal fantomatico progetto dell'ospedale del ponente che ha visto la luce nel 2010 ma che è rimasto, appunto, un libro dei sogni.

L'insegnamento di Beaumarchais è sempre attuale: calunnia, calunnia; qualcosa resterà. Il presupposto è che, gettando del fango su qualcuno, un poco, comunque, gli resti appiccicato addosso rendendone meno limpida l'immagine. È un metodo immorale e subdolo, tanto detestabile quanto rivoltante.

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"Che fa il nesci eccellenza?...Ah, intendo; il suo cervel, Dio lo riposi, in tutt'altre faccende affaccendato, a questa roba è morto e sotterrato". (Giuseppe Giusti - Sant'Ambrogio).

Questi personaggi hanno la rara capacità di rigenerarsi mentendo a sé stessi e sfuggendo ad ogni loro responsabilità con incredibile faccia tosta.

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Quello tra Salvini e Tajani è un duello rusticano, peraltro poco cavalleresco. La vera posta, secondo me, è la visibilità politica funzionale all'aumento del consenso, con particolare riguardo ai voti dormienti del centro. D'altro canto si sa chi ci sia dietro le quinte di Forza Italia.

E adesso? Naturalmente fioccheranno i ricorsi: business is business.

Della serie: l'abito non fa il monaco né la monaca. Probabilmente la ricompensavano a suon di ave Marie.