Andrea Pomella

Visto l’andazzo, dopo Bergoglio come minimo eleggono William “Bill il Macellaio” Cutting.

Il paradosso di questo tempo è che la UE arranca perché rispetta i processi democratici, banalmente non ha un capo che decide sbattendosene il cazzo di tutti. Le dittature, quelle vere, camuffate, perfino “democraticamente” elette, sono più veloci. Spesso anche a schiantare.

Non mi stupirei se l'accordo per la fine della guerra in Ucraina proposto da Trump a Putin in realtà nasconda, come una valigia da contrabbandiere, un sottofondo per il cadavere di Zelensky (entro sei mesi, un anno), più la promessa di un aiutino americano per instaurare a Kiev un governo filorusso.

La “riviére”.

E pensa che Il soccombente è il più accessibile. Bernhard è un gorgo, per amarlo però devi essere disposto a toccare il cuore ghiacciato delle cose.

In epigrafe a "Un bambino" di Bernhard c'è una frase di Voltaire che dice: "Nessuno ha trovato né troverà mai". Per me c'ha ragione.

“Molte azioni riescono più precise se la mente non se ne impiccia e lascia fare agli automatismi del corpo. Più ci pensiamo, più la nozione ci sfugge, è lui che pensa noi? Insomma, chi comanda qui?”

Dal piccolo manuale d’uso per convivere con gli umani del mio tempo: tra i lapidatori e il lapidato, stare sempre col lapidato.

"Grazia i tacchini e saluta gli americani" come metafora di qualcosa.

"Il nuovo logo della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma è uno scandalo" C'è parecchio che non quadra nel nuovo brand progettato da Lorenzo Marini per la GNAM

Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma stanno facendo quello che fanno i generali di un esercito barbarico quando occupano una dimora storica appartenuta al nemico: spengono le cicche sui tappeti e pisciano nel caminetto.

Meloni e Milei.
Sembra un duo comico di Zelig.
Meloni & Milei.

Gli ha levato il vino. Mo però levateglielo pure a lui.

L'elettore vota chi gli somiglia, con tutte le considerazioni del caso.

È che siamo navigati (e affondati, più volte).

Appurato che il campo largo è quella cosa che se la fai vinci evitando che poi ai posti di comando ci vadano i mostri, nelle prossime ore mi aspetto in sequenza: prime crepe, volteggi di stracci, dichiarazioni di scismi, disintegrazione radioattiva degli elementi. Perché è tradizione.

Le cose che ha detto Valditara sono le solite, e vabbè. Poi c’è il livello esibito di delicatezza – umana, istituzionale – che è prossimo a quello di un rivestimento per stufe a pellet. Ma fuori dai ruoli, mi chiedo, questa qui che cazzo di gente è?

Nel frattempo in Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca si portano avanti col lavoro e distribuiscono alla popolazione un manuale su come si sopravvive a una guerra nucleare. Io che sono un avanzo del Novecento, e quindi dell’era atomica, un filino mi preoccupo. Chissà un millennial.

“Quasi tutti coloro che s'imbatterono in lui in quella cittadina lo presero per uno dei tanti chitarristi di modesta caratura che passavano di lì”. (Traduce Marco Bertoli)

Quando sento dire “la tenuta democratica”, mi viene in mente l’elastico delle mutande.

Questa è una foto che ho scattato a Trapani due anni fa: sono io che apro un profilo su un nuovo social e mi scelgo il posto da dove vedervi passare.

Ci sarebbe l’interessante “ipotesi dello zoo”, secondo cui noi umani saremmo isolati in questa parte protetta dell’universo mentre una civiltà aliena evoluta ci lancia le noccioline di nascosto. In tal caso tutto torna.

Insomma, se ho capito bene, nel mondo che si sta profilando se non sei un pervertito, un paranoico, un buffone o un deragliato, con la tua mediocre e tenerissima normalità ti sentirai molto, molto solo.

(Traduce Ada Vigliani)

“È uno stato di beatitudine, dice Hans, qualcosa che a fianco di un'altra persona non gli era quasi mai riuscito: rientrare totalmente in se stesso, ritraendosi da tutto ciò che sta attorno. Come emigrare dentro di sé”.

Ma poi, una volta che la politica si è avvicinata ai cittadini, non è che si prende uno spavento?