Luca Lovisolo

La questione-chiave dell'attualità globale La sovranità di uno Stato: un concetto citato spesso e soggetto a molti abusi

fiducia, già prima che pubblicassi qualcosa, e a chi lo farà d'ora in poi. Il mio lavoro non dipende da editori, centri di ricerca o istituzioni di alcun genere. «Caminantes» sostituisce il precedente Notiziario del mio sito e resta gratuito per i contenuti pubblici.

pagamento desidero guidare a scoprire questi meccanismi. Nel link al primo commento, qui sotto, si può ancora leggere il primo articolo; sarà poi accessibile solo agli abbonati, come tutti i prossimi interventi della sezione.
Grazie a coloro che hanno scelto di abbonarsi a pagamento sulla

sezione a pagamento di «Caminantes» è offrire strumenti per orientarsi nell'attualità globale oltre il commento sui singoli eventi. Le relazioni internazionali sono fatte di regole, interessi, elementi culturali e molto altro, e si sviluppano secondo una logica. Con gli articoli della sezione a

Resta accessibile per tutti ancora qualche giorno il primo articolo uscito nella sezione a pagamento di «Caminantes,» il mio spazio su Substack. Tratta il problema che sta alla radice dei conflitti di oggi, in Ucraina come in Palestina: la questione della sovranità degli Stati. L'intento della >

S2E1 - Geopolitica - Con Luca Lovisolo

me volentieri approvata, alla Fondazione dell'Ospedale Gaslini di Genova. open.spotify.com/episode/0u0x...

svolgo oggi. Poi conversiamo di propaganda e disinformazione, temi culturali e molto altro, per una volta un po' più «a ruota libera» di quanto posso fare nei miei normai interventi. Una ragione in più per ascoltare la puntata è che i proventi della pubblicità sono destinati, per scelta di Marco da

Marco Cannavacciuolo mi ha invitato a intervenire in una puntata del suo podcast «Orbiter - oltre l'orizzonte.» Parlo anche di temi che di solito non tratto nei miei canali, tra cui le mie esperienze di formazione e la relazione fra la mia precedente attività di traduttore e quella che >

Grazie

Incontro Putin-Witkoff, cosa significa per noi Il negoziato non produce risultati ma mette in luce serie questioni di principio

Le mie considerazioni sull'inutile incontro a Mosca fra Putin e gli emissari USA Witkoff e Kushner: inutile sì, ma rivelatore di serie questioni di principio che ci riguardano tutti. Invito a iscriversi a Caminantes, il mio nuovo spazio su Substack.

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Oggi e ormai da qualche giorno il mio libro «Gli imperi non vogliono morire» è tra i primi dieci più venduti su Amazon nella categoria Storia moderna, in ottime posizioni anche per le altre categorie. Sono posizionamenti alti, per un libro non sostenuto da editori e pubblicità. Grazie a tutti.

Mentre Steve Witkoff discute a Mosca di cessioni territoriali ai danni dell'Ucraina, dopo il video sul Donbas ripropongo questo sulla Crimea: un'altra prova di come i fatti differiscano da tanti luoghi comuni | Invito a iscriversi a Caminantes, il mio nuovo spazio su Substack.

con cui condividerò l’avventura dei prossimi due giorni. Mi unisco alla comitiva. Černobyl’, non ti temo.» - [Dal mio libro «Gli imperi non vogliono morire»]
* Grazie a tutti coloro che acquistano e recensiscono il libro. Si trova sul mio sito (link qui in profilo) o direttamente su Amazon.

della stazione: a quell’ora, in quei luoghi, compare l’umanità meno fortunata, accampata sui marciapiedi e sotto le pensiline, bottiglie di birra in forma umana mezze bevute, traballanti e senza un dove. Trovo il luogo della partenza. Intorno a un piccolo autobus comincia a formarsi il gruppetto

andarci per respirarla, questa storia. Se la visita è fatta con le dovute cautele non è pericoloso.
L’appuntamento è la mattina alle otto, alla stazione centrale di Kyjiv. Esco dall’hotel con largo anticipo. È l’alba. Per cercare un bancomat che funzioni percorro in lungo e in largo i corridoi

«Sono già in hotel a Kyjiv, quando l’agenzia che organizza le visite a Černobyl’ mi informa che i permessi per entrare sono arrivati. Accedere alla zona vietata intorno alla centrale richiede diverse autorizzazioni emesse dallo Stato ucraino. Černobyl’ è un luogo dove la storia ha svoltato. Voglio >

Con il piano desgli Stati uniti per l’Ucraina in discussione in questi giorni, la Russia conferma la sua pretesa sul Donbas, con il consueto argomento della prevalenza linguistica russa. In questi due minuti di video spiego la situazione reale della regione, nella storia e nell’attualità.

Il piano USA sull'Ucraina: un regalo a Putin | Luca Lovisolo Le richieste russe, i punti contraddittori. I punti meno evidenziati in questi giorni ma importanti per rivelare lo spirito del piano.

E' uscita in prima pagina sul mio sito l'analisi concernente il piano USA per l'Ucraina. Invito a iscriversi a «Caminantes», la mia nuova newsletter su Substack, per non perdere le prossime analisi.

fra loro i limiti della sovranità del terzo incomodo, l’Europa, non della sola Ucraina.» – Dalla mia analisi in uscita domani nella sezione gratuita di ‘Caminantes,’ il mio nuovo spazio su Substack.

di essere asserita da qualcun altro, non si vede perché e con quali poteri. Anche provando a superare questo impedimento logico, la già inutile conferma della sovranità ucraina è contraddetta da tutto il resto del documento. Nei toni, tutto il piano è espressione di due superpotenze che decidono

«Il primo punto del piano [USA per l’Ucraina] conferma la sovranità dell’Ucraina, ma questa non è mai stata in discussione, se non da parte della Russia. Il solo introdurre questa affermazione significa presupporre che la sovranità dell’Ucraina (o di qualunque altro Stato al mondo) abbia bisogno >

e dicembre 2013, sull’enorme Majdan Nezaležnosti cominciano a formarsi presidi...» - [Dal mio libro «Gli imperi non vogliono morire»]

* Grazie a tutti coloro che acquistano e recensiscono il libro. Si trova sul mio sito (link qui in profilo) o direttamente su Amazon.

sembra spezzarsi, quando il presidente Janukovyč rifiuta di firmare l’associazione con l’Unione europea e tenta di riallacciare l’Ucraina alla Russia. Tra fine novembre

nel quale si ottenga ciò che è dovuto senza far passare mazzette sotto i tavoli; nel quale le elezioni non siano truccate per far salire al potere ogni volta la solita cricca di gerarchi filorussi e funzionari corrotti; avere tribunali indipendenti che applichino leggi eque.
Questo è il sogno che

tante ucraine, romene, russe, moldave, polacche, dai primi anni Novanta in poi, fuggono in Occidente in cerca di lavoro.
L’espressione ‘rivoluzione della dignità’ significa, per gli ucraini del Majdan – e per gli altri cittadini dell’Est Europa accomunati dallo stesso passato – vivere in un Paese

quella del Majdan, bisogna conoscere le condizioni di vita in quegli anni nei Paesi dell’Europa orientale. Corruzione e criminalità dominano ogni aspetto della vita quotidiana. Il diritto di famiglia lascia i figli a mogli abbandonate senza garanzie. È il mondo dal quale tanti, ma soprattutto

Paesi dell'Est sulla lotta al malaffare: oggi i ministri corrotti vengono arrestati e processati, non molti anni fa erano parte del sistema. – «Per capire perché gli ucraini scendono due volte in piazza a distanza di dieci anni, prima nel 2004 con la ‘Rivoluzione arancione’ e poi nel 2013/14 con

Nei giorni in cui si riparla di corruzione in Ucraina, con notevoli esagerazioni strumentali che pesano anche sulla questione del piano Witkoff-Dmitriev sulla regolazione della guerra, rileggere questo passaggio del mio libro aiuta a capire il contesto e il cammino compiuto dall'Ucraina e da altri >

[Piano «pace» Ucraina] – Il piano Witkoff-Dmitriev sull’Ucraina è ora noto, la prossima settimana ne farò un’analisi. Intanto ripropongo questo video in cui spiego in due minuti l’occasione perduta dall’Occidente per vincere la guerra, un treno perso che oggi costringe tutti a scelte difficili.